IL TRENTINO – ALTO ADIGE / SÜDTIROL, dati

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IL TRENTINO – ALTO ADIGE / SÜDTIROL, dati
IL TRENTINO – ALTO ADIGE / SÜDTIROL, dati fondamentali:
Il Trentino - Alto Adige / Südtirol è una regione nel nord-est dell’Italia, attraversata dal fiume Adige (= in
tedesco: __________________). Confina con l’Austria (concretamente con le “regioni” (Bundesländer)
_______________________ e _________________________) e con la Svizzera.
La regione, come si vede in questa cartina, è composta da due province:
-
il Trentino (la Provincia Autonoma di Trento), con il capoluogo di provincia: Trento (= ________)
-
l’Alto Adige / Südtirol (la Provincia Autonoma di Bolzano), capoluogo: __________/ __________
L’Autonomia:
Il Trentino-Alto Adige è una delle 5 regioni italiane che nella Costituzione italiana del 1948 (art. 115) per
motivi storici e etnici hanno ricevuto uno Statuto speciale (=Sonderstatut), cioè più autonomia.
Minoranze etniche in questa regione:
-
il gruppo di madrelingua tedesca, soprattutto in Alto Adige; in pochissimi paesi del Trentino ci sono
anche i cimbri (die Zimbern) che parlano un tedesco medievale
-
i ladini (in alcune valli delle Dolomiti, sia nel Südtirol che nel Trentino)
Il Trentino (= das Trentino):
Ha una popolazione di ca. 507.000 abitanti; il capoluogo di provincia, Trento (= ______________), ha ca.
112.000 abitanti.
La provincia è abbastanza montuosa (montagne alte più di 3.000 m sul mare sono p.es. i Dolomiti del Brenta,
la Marmolata); la punta settentrionale del Lago di Garda si trova nel Trentino.
L’economia trentina si basa sul legname (la lavorazione del ____________), sull’agricoltura (vino, mele, ...),
sull’industria e l’artigianato e sul turismo.
© Dr. Lydia Reichegger
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L’Alto Adige / Südtirol:
Ha circa 490.000 abitanti, che si chiamano altoatesini o sudtirolesi; il capoluogo di provincia,
Bolzano/Bozen, ha quasi 100.000 abitanti.
Anche questa provincia è montuosa: c’è il Gruppo di Ortles (Ortlergruppe), e a nord, al confine con il Tirolo
(Austria) ci sono gli Ötztaler Alpen (= le Alpi Venoste), poi gli Zillertaler e Stubaier Alpen. Anche qui la
gente vive dell’agricoltura (allevamento di bestiame, vino, frutta p.es. mele, pere, pesche...), dell’industria e
del turismo, naturalmente!
Le tre lingue nell’Alto Adige / Südtirol:
-
il tedesco: circa 2/3 degli abitanti dell’Alto Adige (il 70 % ca.) sono di madrelingua tedesca (parlano
un dialetto bávaro-austriaco e scrivono in tedesco)
-
l’italiano, naturalmente: circa il _____ %
-
il ladino dolomitico: una lingua romanza (= romanisch); circa il 4% della popolazione dell’Alto
Adige parla questa lingua che si insegna anche nelle scuole delle valli ladine
L’italiano e il tedesco sono lingue ufficiali per tutta la provincia, cioè i documenti del Comune, le carte
d’identità, ecc. sono scritti in italiano ed in tedesco; anche p.es. i biglietti d’autobus o gli scontrini nei negozi
o in un bar, e la segnaletica stradale:
Nelle valli dove si parla il ladino, le lingue ufficiali sono però tre!
Se vivi nell’Alto Adige e vuoi lavorare in un ufficio comunale (di un Comune), o provinciale o regionale, o
in un altro posto dell’amministrazione pubblica (= öffentliche Verwaltung) devi fare il cosiddetto esame di
bilinguismo (= Zweisprachigkeitsprüfung), cioè devi mostrare che sai parlare e scrivere sufficientemente le
due lingue.
© Dr. Lydia Reichegger
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Le scuole: Tutti i tipi di scuole possono essere o
-
Scuole con lingua d’insegnamento (= Unterrichtssprache) italiana: Tutte le materie si danno in
italiano, ma c’è sempre il tedesco come prima lingua straniera (e solo dopo c’è l’inglese, p.es.)
-
o scuole tedesche, con l’italiano come prima lingua straniera.
Il Trentino – Alto Adige; un po`di storia:
A partire dal 11esimo secolo, gli arcivescovi di Trento e di Bressanone/Brixen hanno ricevuto dal Re
romano-germanico questi territori (non esattamente come sono adesso, ma circa). La zona è importantissima
per passare le Alpi dal Centro o dal Nord europeo verso il Sud: Italia, Roma, il Mar Mediterraneo – per la
politica e per l’economia, naturalmente!
Circa 300 anni dopo (nel 1363), il territorio del Tirol (così si chiamava tutta la zona in quei tempi) è passato
alla dinastia austriaca degli Asburgo, ma ha conservato una certa autonomia. Solo la popolazione trentina, di
lingua italiana, non era contenta, perché voleva anche un’autonomia solo per la zona del Trentino.
Con la fine della Prima Guerra Mondiale (1918), il Trentino e il Südtirol sono dati all’Italia; i trentini ne
erano contenti, ma i sudtirolesi, adesso una minoranza linguistica nello stato italiano, no.
Con il fascismo in Italia (anni ’20 e ’30), non era possibile nessuna autonomia regionale, anzi, Mussolini
faceva proibire tutti i dialetti, le lingue, le scuole, le organizzazioni, tutti i nomi non italiani. Così hanno
proibito anche il nome “Südtirol” e hanno creato l’espressione “Alto Adige” (= Hochetsch; Ober-Etsch).
Solo dopo l’anno 2001, con una nuova legge, “Südtirol” è diventato di nuovo nome ufficiale della provincia!
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l’Accordo di Parigi (= Pariser Vertrag) fra l’Italia e l’Austria
(1946), i politici hanno messo la base per un’autonomia della minoranza tedesca. Nel 1948 sono state create
le 5 regioni a statuto speciale in Italia, una è il Trentino-Alto Adige.
Nei prossimi anni c’erano molte proteste da parte di politici sudtirolesi per la mancata realizzazione
dell’autonomia. Siccome né l’Italia né l’Austria potevano o volevano risolvere subito il problema, già nel
1957 e soprattutto durante la notte dell’11 giugno 1961 (chiamata poi Feuernacht, la “notte dei fuochi”)
alcuni sudtirolesi, per disperazione e come segno di protesta hanno compiuto in totale 47 attentati di bombe
contro diverse impiante (= Anlagen) statali. Così l’Austria, l’Italia ed i politici sudtirolesi hanno dovuto
elaborare una nuova versione dello Statuto speciale, che è entrato in vigore nel 1972.
Gli anni dopo sono stati ancora difficili, con qualche atto di violenza, alcune bombe ecc., ma generalmente si
può dire che oggi l’autonomia è realizzata (quasi) perfetta: un’autonomia per la provincia Alto Adige –
Südtirol, ed un’altra, un po`diversa, anche per la provincia di Trento.
© Dr. Lydia Reichegger
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