St Nicholas News 22 52 - Centro Studi Nicolaiani
Transkrypt
St Nicholas News 22 52 - Centro Studi Nicolaiani
St Nicholas News 22 From Fr. Gerardo Cioffari, o.p. director of the Centro Studi Nicolaiani 22 October 16, 2 14 Aprile, 2013 Foglio inviato gratis agli amici di S. Nicola sparsi per tutto nel mondo Da P. Gerardo Cioffari, o.p., direttore del Centro Studi Nicolaiani di Bari (Italy) [email protected] STETTINO: VISITA DELL’ARCIVESCOVO DI BARI ..LL E DEL RETTORE ALLA CHIESA DI SAN NICOLA MEDIOEVO E OGGI 52 IL CULTO DI SAN NICOLA IN POLONIA Inaugurazione della Parrocchia di San Nicola a Stettino (Polonia). Hanno partecipato l’arcivescovo di Bari, Francesco Cacucci (al centro), e il rettore della Basilica di San Nicola di Bari, Lorenzo Lorusso (primo da destra). 1 Il 27 febbraio 2013 a Stettino, importante e vivace città portuale della Polonia (400.000 ab), si è tenuta l’inaugurazione della chiesa di San Nicola. Dopo anni di lavori la chiesa è stata riportata ai primitivi splendori. L’occasione per l’invito all’arcivescovo di Bari si presentò nel 2007 quando questi, come cancelliere della Facoltà Teologica Pugliese, partecipò all’inaugurazione dell’anno accademico della Facoltà Teologica di Stettino. In tale circostanza, tenendo conto della città di provenienza del nostro arcivescovo, della devozione verso San Nicola in Polonia e della futura inaugurazione della parrocchia di San Nicola, il parroco colse l’occasione per chiedere un po’ della santa manna. L’arcivescovo, rientrato a Bari, ha pregato il rettore della Basilica, Padre Lorenzo Lorusso, di inviare la santa Manna all’erigenda parrocchia. A questo punto però, con i precedenti cui si è accennato, i rapporti erano divenuti nel frattempo più cordiali. Per cui l’arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Stettino e Kamien, Andrzej Dzięga, ha inoltrato l’invito ufficiale all’arcivescovo di Bari e al rettore della Basilica a partecipare all’inaugurazione. Il culto del nostro Santo a Stettino (Szczecin) è di antica data. Risale infatti ai primi del Duecento, quando la città, particolarmente fiorente ed una delle più vivaci fra le città della Lega Anseatica, volle dedicare una chiesa al patrono dei marinai, dei naviganti e dei mercanti. Come tante altre anche la chiesa di San Nicola ebbe a soffrire quando i fautori della riforma protestante ebbero il sopravvento in quelle terre, già dominate dal potere economico e spesso politico della Germania. Poi, nel 1811 fu gravemente danneggiata da un incendio. Dopo qualche anno fu del tutto abbattuta e nell’area si fece spazio per il Nuovo Mercato. Ma i fedeli non si arresero ed a qualche distanza innalzarono una nuova chiesa a San Nicola, ispirata al barocco dominante a Stettino. Ovviamente, sotto la dominazione sovietica anche la nostra chiesa fu trascurata, ma, appena il governo comunista è caduto ed è tornata la libertà, sono ripresi i lavori e pochi mesi fa felicemente condotti a termine. L’arcivescovo di Stettino, Andrea Dzięga, benedice la campana della nuova chiesa L’arcivescovo di Bari, Francesco Cacucci, accolto dai fedeli di Stettino Essendo la chiesa dedicata a San Nicola si può ben immaginare con quanto calore i due sono stati accolti dai fedeli. A parte le tante chiese, nell’arcidiocesi di Stettino vi sono altre due parrocchie di San Nicola, una a Bodzęcin nel decanato di Goleniów, l’altra a Wolin, nel decanato omonimo. La prima fu costruita nel XIV secolo ed è in stile gotico. La torre neo2 rinascimentale risale al 1905. Si entra attraverso un ballatoio in legno che in alto ospita l’organo. Sulla sinistra si vede il pulpito barocco. Ma ciò che più colpisce il visitatore sono le tre grandi vetrate dipinte nel presbiterio. La chiesa di San Nicola a Wolin, risalente ai primi del Duecento, è menzionata per la prima volta nel 1288, come dipendente dal locale monastero cistercense. Durante la seconda guerra mondiale fu distrutta e abbandonata. Il presbiterio è caratterizzato da due grandi finestre verticali dai vetri dipinti. Parroco molto attivo di Wolin, animato da spirito nicolaiano, è il prelato Jan Uberman, che ha avuto la bella idea di apporre sulla sua pianeta l’immagine del nostro Santo. Solo nel 1998 furono intrapresi i lavori di ricostruzione terminati nel 2003. Il rev. Jan Uberman, parroco di Wolin A Stettino c’è anche questa bella chiesa ortodossa di San Nicola, il cui parroco ha partecipato all’ inaugurazione della gemella cattolica. 3 Tornando a Stettino, va detto che il clero della chiesa di San Nicola mantiene buoni rapporti col parroco della chiesa ortodossa di San Nicola della stessa città, che pure si è fermato a conversare amichevolmente con gli illustri ospiti baresi Basta navigare un po’ su Internet per vedere che la maggior parte delle parrocchie di San Nicola sono pastoralmente molto attive. Anche le pubblicazioni sono notevoli. Eccone alcune: K. Kaczmarek. Testo fondamentale per l’elenco di chiese, altari, cappelle e località polacche di San Nicola 4 IL CULTO DI SAN NICOLA IN POLONIA Negli ultimi decenni sono stati pubblicati vari libri e riviste dedicati al Santo di Mira. Tenendo conto soprattutto dei testi di S. Longosz e K. Kaczmarek, è possibile trarre alcune linee portanti sia rispetto alle origini che allo sviluppo del culto di S. Nicola in Polonia. Fare il punto della situazione è molto arduo, perché ancora oggi, a parte le numerose chiese, c’è una gran quantità e varietà di oggetti di culto che si richiamano a lui. Il libro del Kaczmarek, ad esempio, tiene conto anche di questi aspetti, vale a dire di quadri, altari, statue, vetrate (anche in chiese non dedicate a lui). In questi ultimi anni, le due riviste Miejsca Świętie e Nasza Arka si sono occupate a più riprese del nostro Santo, e della devozione popolare in Polonia, dando spazio anche agli oggetti liturgici come le campane, i reliquiari che sono un’attrazione durante le sagre popolari, pianete e così via. Come in altre nazioni sia cattoliche che ortodosse, la vita parrocchiale è legata all’entusiasmo delle confraternite, caratterizzate da stendardi e produzione di icone processionali (con raffigurazioni sia da un lato che dall’altro). Per la regione di Cracovia, la città di Bona Sforza (il cui corpo riposa nella Basilica di San Nicola di Bari), una particolare menzione merita lo studio di Adam Chmiel, “Szkice Krakowskie”, che tratta dei festeggiamenti popolari in onore del nostro Santo. Per quanto riguarda il problema delle origini si può essere d’accordo con il classico sull’argomento, Nikolauskult und Nikolausbrauch im Abendlande di Karl Meisen, che si sofferma sull’influsso dall’occidente specialmente per motivi commerciali al tempo della Lega Anseatica, quando le città polacche e baltiche avevano anche il nome tedesco. D’altra parte Boris Uspenskij nel suo Culto di San Nicola in Rutenia pone in rilievo anche l’influsso da oriente, per cui si può dire che la Polonia ha usufruito di entrambe le tradizioni e culture. Naturalmente, all’epoca della Riforma protestante in Germania, le cose cominciarono a cambiare anche in Polonia. Ma anche l’introduzione nella liturgia cattolica di molti altri santi portò ad una diminuzione del culto di San Nicola, che comunque manteneva una certa vivacità sulla costa e lungo le vie fluviali. Tuttavia ancora oggi, anche soltanto navigando in Internet, è possibile rendersi conto della ricchezza di pensieri, sentimenti, e iniziative in onore del santo vescovo. Anche se non è facile verificare la condizione attuale delle chiese, un gran numero di esse hanno creato un sito e fanno conoscere le loro attività liturgiche e caritative. Anche se diminuito rispetto al Medioevo, il culto di San Nicola in Polonia continua ad essere piuttosto consistente. Secondo scrive il Longosz esistono 367 chiese e cappelle a lui dedicate (326 cattoliche, 33 ortodosse, 10 greco - cattoliche). Nella maggior parte dei casi sono chiese medioevali risalenti ai secoli XII - XV. Chiesa di San Nicola a Gdansk. Il santuario, come quello di Bari, è tenuto dai Domenicani Non mancano però le chiese moderne a lui dedicate. Le diocesi più ricche in chiese dedicate a San Nicola sono: 5 La diocesi di Gniezno – 27, di Poznań – 20, di Wrocław (Breslavia) – 16, di Toruń - 14 e di Kielce – 14. Le più povere in chiese dedicate a San Nicola sono le diocesi cattoliche della Polonia orientale: le diocesi di Białystok, Drohiczyn e di Łomża – 0, di Ełk – 1, di Zamość / Lubaczów – 4, di Lublin – 5, di Siedlce - 6. Per quanto riguarda la Polonia del sud: diocesi di Przmyśl – 14, di Rzeszów – 9 (Brzeziny, Lubla, Łężyny, Niwiska, Połomia con un bellissimo trittico di San Nicola, Przybyszówka), di Tarnów – 13, di Cracovia – 10, di Bielsk / Żywiec – 4. Queste chiese o cappelle si trovano soprattutto vicino alle più importanti vie commerciali del Medioevo il cui patrono era appunto San Nicola. Tra i santuari ancora oggi popolarmente frequentati, va menzionata la chiesa del Santo a Pierściec, nella diocesi bielsko – żywiecka (Bielsk / Żywiec), circa 10 chilometri al nord da Skoczów, vicino alla linea ferroviaria Katowice – Wisła. Secondo scrive Andrzej Datko sul n. 12 del 2001 di Miejsca Świętie, la chiesa parrocchiale di San Nicola è uno dei santuari più conosciuti della diocesi. L’oggetto del culto è la figura di San Nicola e le sue reliquie. Una parte delle reliquie è stata portata da Bari dal cardinale Bolesław Kominek nel 1963. La figura si trova a Pierściec dall’inizio del XV secolo ed è oggetto di un culto ininterrotto. Le sue origini sono legate a due avvenimenti importanti tramandati dalla tradizione – il fatto che la figura brillava e il suo miracoloso salvamento dall’incendio del 1616. Zofia Kossak ha descritto queste leggende in Leggenda di San Nicola di Pierścieć pubblicata nel 1938. Le autorità ecclesiastiche non hanno mai emesso nessun decreto con cui costituivano il santuario di San Nicola, ma questo titolo viene usato da moltissimo tempo anche dai vescovi che vengono in pellegrinaggio a Pierściec. L’importanza del culto è confermata dall’usanza (che conta quasi duecento anni) della vestizione della figura del santo con le vesti pontificali il cui colore dipende dal periodo dell’anno liturgico. La prima veste fu donata da un guardaboschi di Pierściec come ex voto per la guarigione di un bambino. L’influenza del santuario comprende la diocesi di Bielsk e di Żywiec ma i gruppi di pellegrini arrivano da tutta la Polonia (circa 50 pellegrinaggi in pullman all’anno). In dicembre vengono a Pierściec i fedeli dalle parrocchie vicine.[…] Dai primi anni dell’esistenza del santuario viene praticato un rito terapeutico particolare che trae le sue origini da un’antica tradizione legata alla religiosità popolare. Chi chiede la salute strofina con i fazzoletti, con i vestitini dei figli Pierściec o con la biancheria dei malati la statua di San Nicola. La sua schiena è infatti incavata e ben lucidata in seguito a questo continuo strofinare che dura da molte centinaia di anni. Degna di menzione è anche la chiesa parrocchiale di Santissima Vergine Maria a Bielsk Podlaski (diocesi di Drohiczyn), dove si può offrire la messa anche per gli animali domestici durante la quale viene impartita una speciale benedizione a nome di San Nicola. [Ringrazio l’amica Monika Werner Paśniczek per avermi tradotto alcuni brani del Kaczmarek, del Longosz e di Andrzej Datko] 6 LE 400 CHIESE DI SAN NICOLA IN POLONIA L’elenco che segue va considerato con cautela perché non sempre è chiara la situazione attuale (dopo la dominazione comunista e il riassetto delle diocesi negli ultimi 40 anni). Lo ritengo però utile al fine di dare un’idea della diffusione di chiese in Polonia a partire dal Medioevo. Nel compilarlo ho avuto come fonte principale gli elenchi inviatici nel 1970 dal parroco di San Nicola di Krzywiń (row. Kościan), Jan Gierliński (per le chiese cattoliche). Molto importante è stato anche Ks Konrad Kaczmarek, Z dziejów kultu Św. Mikołaja w Polsce, Leszno 1993, che però va utilizzato con prudenza (in quanto inserisce anche cappelle all’interno di chiese dedicate ad altri santi). Ho tenuto presente anche le informazioni da Internet e specialmente l’elenco del St Nicholas Center di Carol Myers (utile per le chiese non cattoliche). Chiedo scusa se, in qualche caso, qualche lettera polacca è resa erroneamente all’italiana. Arlamowska Wola (Ukr Gr Cath.) Baczal Dolny Sanok (Muzeum Baćkowice (Sandomierz) Bąków (Warszawa, S. Maria e N) Bardo (Gniezno) Baszków (Kalisz) Bebelno (Kielce) Beisce (RC) Kielce Benice (Kalisz) Bialowieza (Orth) Biały Kościół (RC) Krakow Bialystok (Orth) Bielsk Podlaski (Drohiczyn) Ma e N Bielsko Biala (Katedra RC) Bielsko-Zywiec (1447) Biezdrowo (Poznan) Blizanów (Kalisz) S. Maria e SN Błogie (Sandomierz) S. Maria e SN Bochnia (RC) (Tarnow) XIII Bodzęcin (Szczecin/Goleniów) Bonikowo, arcd. Poznan) Borowa (Tarnow) Borszewice (Lodz, S. Stanislao e N) Borowa Wieś (RC) Katowice Brudzew Kolski (RC) Kalisz, XIII Brzeg (RC) (Kielce) S. Maria e SN Brzeźnica Książęca (Lublin) Brzezie (Krakow, Trasfig e SN) Brzeziny (Tarnow) Brzozowa (Tarnow) Bujaków(RC) Byczyna (Kalisz, Ev Luth) Bydgoszczy (Orth) Bydgoszcz (Martino e SN, Gniezno) Bytom (Gliwice 1257) Cerekwica (Gniezno) XI-XII Chashyn (Ukr Cath R) Chelm (Uniate /orth) 7 Chełmce (Madda e SN) Kielce Chełmno (Jakuba i M, RC Pelplin) Chełmża (RC) Pelplin Chmielno (Pelplin) Pietro e P e SN Chorzele (Plock) Trinità e SN Chróścin (Kalisz, N e Matka Boska) Chrzanów (RC)Krakow 1320 Chwaliszew (Kalisz) Cielęta (Pelplin) Ciemniewko (Plock) Cieszyn (RC) Katowice XI-XII Cyganek (Gdansk) Czapielsko (Gdansk) Czermno (Sandomierz)Maria e SN Czeszewo (Gniezno) Czulice (Krakow) Dąbie n. Nerem (Wloclawek) Dąbrówka Malborska (Elblag) XII Dalwin (Pelplin) Dębnica (Gniezno) Dębno (Kielce) Dłużec (Kielce) Dobre (RC, Warszawa) Dopiewo (Poznan) Domaradz (Przemysl) Dratowie (Orth) Drohiczyn (Orth) Dubin (Poznan) Duninów (Plock) S. Maria e SN Dziełow (Opole) Dzierzbice (Warszawa, N e Margh) Dziekanowice (Krakow, XIII) Dźwierszno Wielkie (Gniezno) Elblag (Katedra RC) d. Olsztyn, Fordon (Pelplin) XII Frombork (RC) Gąbin (Plock) Cuore Gesù e SN Gąsawa (Gniezno) F XI-XII Gdansk (Orth) Gdansk (RC) Gdansk) Gdynia-Chylonia (Pelplin) Giecz (RC) Gierczyce (Sandomierz) Glogow (RC) Gniewkowo (Gniezno) XII Gniew (Pelplin) Gomulin (Lodz) Goniembice (Poznan) Gójsk (Plock) Cuore di Gesù e SN Gorenice (Kielce) Gościce (d. Opole) Gostyczyna (Kalisz) Grabin (d. Opole) Grabowiec (Lublin) Grabów nad Prosną (Kalisz) Grabowiec (Sandomierz) Grodzisko nad Prosną (Kalisz) Grójec (Warszawa) XII Gronowo (Pelplin) Grudziadz (RC) Pelplin XI Gruta (Pelplin) S. Maria e SN Grybów (Tarnowska) Gryfino/ Greifenhagen (Nativ Verg e SN, RC)Grzegorzew (Wloclawek) Maria- N Gumniska Fox (Tarnow, N- M Ass) Hrabivka (Ukr Cath) Horodło (Lublin) Hrubieszów (Lublin) XIV Ilawa (Elblag) Imielno (Kielce) Inowrocław (Gniezno) XIII Iwanowice (Kielce) S Bartolom e N Jamy (Opole) Jankowice (Sandomierz) Janowiec (Gniezno) Jasiona (d. Opole) Jastrowiec (Wroclaw) N e Barbara Jabłonna (Poznan) Jedlnia (Sandomierz) Jeruzal Miński (Warszawa, Adalberto e SN) Jodłowa (Tarnow, cimiteriale) Kaczorów (Legnicka) Kalisz (RC) Kalisz Pomorskio (Koszalin) s. Jerzego e N Kałów (Lodz) Kamień Pomorski (RC) Wloclawek Kidów, Kielce, Kielce (Rus Orth/RC ?) Kiełczyna (Sandomierz) Kierzno (Kalisz) Kleszczelach (Orth) Komorniki (Częstochowa) 1412 Konskie (RC) d. Sandomierz 1220 8 Korczyn Stary (Kielce) XII Koryta (Kalisz) Kościeleczki (Gdansk) Kościelna Jania (Pelplin) Trinità-N Kowalew (Kalisz) Kowalewo Pom. (Pelplin) Koziegłówki (Czestochowa, Wojciech e N Kozłów (Gliwice) Kozłów Szlachecki (Warszawa, 1250) Kozłów Małogoski (Kielce) Mar-N Koźmin (Kalisz) Wniebowzięcia NMP e N) Kraków (RC) Krakow, XII Krobia (Poznan) Królewo (dioc ?) Królówlas (Pelplin) Krolyk Volos’kyj (Ukr Cath) Kromołów (Czestochowa 1250) Krostkowo (ad Gnezno) Kruszyny (Pelplin) Krześlin (Siedlce) Krzywiń, XI-XII (Poznan) Książ (Poznan) Kuflew (Warszawa, S Michele e N) Kurdwanów (S. Michele, N, Trasfig) Kwiatkowice (Lodz, SN e Dorotea) Łabiszyn (RC) (Gniezno) XI-XII Ląd (Wloclawek) Lądek (Wloclawek) XI Łąkorz (Pelplin) Laskówka (Wroclawska) Łęck Wielki (Pelplin) Łęg Tarnowski (Trinità e SN, Tarnow) Łęgowo (Gdansk) Łękawica (Tarnow) Leszno (Poznan) XIV Lewice (Poznan) Lipowiec (RC) Plock Liszki (Krakow) Libiszów (Sandomierz) Lisewo (Elblag) Lisów (Kielce) XII Łomna (Warszawa) Łoniów (Sandomierz) Łowicz (S. Maria e SN, Warszawa) Lubanie (Wloclawek) XII Lubcza (Tarnow, N -Cuore di Gesù) Lubin (SN na Czwartku, RC) Lubla (RC) Lubliniec (Gliwice) Lubień (Siedlce) Lubiewo (Pelplin) Lublin (d. Lublin) s. X? Łubowo (Gniezno, RC) Lubzina (RC) Tarnow Ludzisko (Gniezno) XI-XII Malanow (d. Wloclawek) Malgorzaty Maniv (Chapel, Ukr Cath. Małoszów (Kielce) Marzenin (Gniezno) XIV Maniewo (Poznan) Maniowy (Krakow)1216 Mechowa (Pelplin) Giacomo e SN Michalowie (Orth) Michalowo (Orth) Miedzyrzec Podlaski (RC) Mierzyn (Czestochova) Międzyrzec (Siedlce) XIV Miejska Górka (Poznan) Mikołajki Mazurskie (Ełk) Mikołów (Kapliczka, RC) Mikołów (RC), Katowice Milejczycach (Kaplica, Orth) Mochary (Byz Cath Ukr) Mystsova (chiesetta, Ukr Cath) Miłkowice (Wloclawek) Miszewo Strzałkowskie (Plock) Ma e N Młodojewo (Wloclawek) Mogilany (Bartolomeo -N Krakow) Mosina (Poznan), XII Moszczenica (Tarnow) Mrocza (Gniezno) XIV Mycielin (zielonogorsko) Nakło (d. Kielce) Narewka (RC) Niedamowo (Pelplin) Niedzbórz (Plock) Niegowa (Czestochowa, 1326) Niwiska (Tarnow) Nowej Rudzie (RC) Nowotaniec (przemyska) Nowy Targ (Elblag) Ogniss e N Oborzyska (Poznan) Oksa (Kielce, S. Maria e SN) Ostromecko (Pelplin) Ostrzeszów (Kalisz) 9 Otmuchów (Opolska) Otoczna (Gniezno, distrutta ?) Owińska (Poznan) Papowo Toruńskie (RC) Pelplin Papowo Biskupie (Pelplin) Parchowo (Pelplin) Parzynów (Kalisz) Pavłowice (Poznan) Pawłowo (Pelplin) XIV Pcim (Krakow 1338) Peremyshl (Pietro e N) Ukr cath. Pieranie (RC) (Gniezno) XIII Pierściec (Santuario, Katowice) Podgórska Wola (Tarnow) N-Gius Polanka Wielka (RC) Krakow Polyana (Ukr Cath, RC) Pogorzała (Elblag) Pogrodzie (Elblag) Polaszki Stare (Pelplin) Połomia (Przemysl) XV Potok Wielki (Lublin, XIII) Powidz (Gniezno) XI-XII Prochy (Poznan) Pruszyn (Siedlce) Przybyszówka (Rzeszów) Przyrów (Częstochowa) Przyszowa (Tarnow) Pyskowice (Gliwice) Raciborzu/Ratibor (RC) Racula (Gorzów) Raczyn (Czestochowa) Radcze (Siedlce) Radomin (Plock) Radomiu (Orth) Radoszki (Pelplin) S. Lorenzo e SN Repid’ (Ukr Cath RC) Repty Śląskie (Gliwice) Rokietnica (d. Przemyshl’) Rozwadówka (Siedlce) Rudniki (Czestochowa) Rudna (Koszalin) Rudno (Lubelska) XIV Rudno (Gliwicka) 1217 Ryabe/Rabe Uniate) Rychwald (RC) Rzepedzi (Orth) Ryczywół (Poznan) Rychwałd (Krakow, 1472) Rzeszów (orth) Rzeszów (RC) Sadlno (Wloclawek) Sidzina (Krakow) Siedlec (Poznan) Siedlemin (Kalisz) Siedliska (Tarnow) Skała (Kielce) Skoki (Poznan) Skrzydlna (Tarnow) Skrzyszów (Katowice) Skwierzyna (RC) Słaboszów (Kielce) Sławno (Gniezno) Sławków (Kielce)S. Croce e SN Słesin (Gniezno o Wloclawek ?) SN e B Pastore) Słopanowo (ad Poznan) Słupia (Warszawa) Smilnyk (Ukr Cath) Smogulec (Gniezno) Sokolniki (Kalisz) Solec Zdrój (Kielce) Srebrnagóra (Gniezno) XIII-XIV Srocko (Lodz) Stare Polaszki (Pelplin) Staw Kaliski (Kalisz) XII Starzyno (kaplica cim) Koszalin XI Stezhnycja (Ukr Gr Cath) Stryszów (par SN, ch S. Giov Kanty, Krakow) Sulecin/Zielenzig (RC) Sulerzyż (Plock) Sumin (Wloclawek) S. Croce e SN Swarzedz Świbie (Gliwice) Świdniki (Lublin) Świeciechów (Marg-N, Lublin) Swiebodzice (RC) Szaradowo (Gniezno) Szczepanowice (SN e S. Maria, Tarnow) Szczebrzeszyn (Lublin) Szczecin (RC) Szczecin (Orth) Szczecinecki/Newen (Ev Luth) Szczedrzyk (RC) Szemud (Pelplin) Szewna (Sandomierz) Szwarcenowo (Pelplin) Szynych (Pelplin) 10 Szaradowo (Gniezno) Szemud (d. Pelplin) Tarczyn (Warszawa) Tarnowo (Gniezno) Tarnowskie Gory Tęgoborze (Tarnow) Tomaszów Lubelski (orth) Topilec (orth) Torun (RC OP) Torun (orth) Trębaczew (Czestochowa) Truskolasy (RC, Czestochowa) Tum (Lodz) Tylmanowa (Tarnow) Tymowa (Tarnow) Uchylany (Kaplica) Katowice Ulyuch (Ascension and SN) Ujście XII (Poznan) Urzędów (Lublin) Volya Nyzhnya (Orth/ Cath ?) Wąchock (Sandomierz) Walcz Warka (Warszawa) Warta (RC) Wloclawek Wiele (Pelplin) Wielki Lecku Wieluń (Czestochowa) Wieniec (Wloclawek) N e Cristo Re Wieruszów (Kalisz) Wierzenica (Poznan) Wierzchy (Wloclawek) Wierzchlas (Częstochowa) Wilcza (Katowice) Wilkowiecko (Czestochowa) Witanowice (Krakow) Witkowo (Gniezno) XIII Wleń (Wrocław) Wloclawek (RC) Wolbórz (Lodz) Wolin (RC) Wroclaw (RC) Wszembórz (Gniezno) XIV Wyganów (Kalisz) Wysocko (Poznan) Wysocice (RC) (Kielce) 1024 Wysoka (Opolska) N- Malgorzaty Wysoka (Sandomierz) Wyszatyce (Przemysl) Yalov (Ukr Cath) Zablocie (Orth) Zamosc (RC) (Lublin) Zamosc (Par Orth) Żarnów (RC) Sandomierz XII Zborówek (Kielce) Egidio e N 1085 Zelaznej (RC) Zlotoryi (RC) Zakrzów (Opole) Zakrzówek (Lublin) Zbąszyń (Poznan) Zborówek (Kielce) S. Idziego e N Żdżary (Warszawa) Zgórsko (Tarnow) Żegocina (Tarnow) Żeleźnica (Sandomierz) Zemborzyn (Sandomierz) Zieliniec (Gniezno) Zielona Gora (orth) Żydowo (Poznan) Zyndranova (orth) Żyrowa (Opole) Zwiniarz NB. A parte le chiese inserite in questo elenco, nella diocesi di Poznan c’erano altre parrocchie (Poznań, Śrem, Wojszyn, Druźyn, Miechów, Niałek, Nochowo, Radzewo) e cappelle: Buk, Kębłowo, Szamotuły, Kamionna. Nell’arcidiocesi di Gniezno c’erano altre parrocchie (Słupia, oggi Witaszyce; Stępuchowo, par. Kozielsko) e cappelle (Gniezno, Toruń-Podgórz, Żerków). Nell’arcidiocesi di Warszawa ancora: Claustrale Domenicani a Sochaczew, e Wilanów, dedicate a SN e S. Anna (oggi solo S. Anna). In diocesi di Lublin alcune chiese non sono più dedicate a SN ma a S. Stanislao (Dzierzkowice e Teratyn), S. Margherita (Olchowiec), S. Croce (Piaski) e S. Maria (Starościn). In diocesi di Tarnów erano dedicate a SN (ora non più):Mystków (Tarnow), Gorlice e Nowy Sącz. In diocesi di Kielce c’erano (ora non più) altre chiese a Wiślica (X-XI s.) e Małogoszcz. Nella diocesi di Pelplin c’erano (ora non più) chiese a Tczew e Toruń. Nella diocesi di Włocławek c’erano (ora non più) chiese di SN a Sieradz e Uniejów. Nella diocesi di Sandomierz c’erano (ora non più) una cappella a Sandomierz (XI) e chiese a Brzeźnica (oggi S. Leonardo), Dębno (oggi par. Lasocin) e Przedbórz (oggi di Gesù). 11